Nuova Riveduta:

Genesi 20:3

Ma Dio venne di notte, in un sogno, ad Abimelec e gli disse: «Ecco, tu sei morto, a causa della donna che ti sei presa; perché è sposata».

C.E.I.:

Genesi 20:3

Ma Dio venne da Abimèlech di notte, in sogno, e gli disse: «Ecco stai per morire a causa della donna che tu hai presa; essa appartiene a suo marito».

Nuova Diodati:

Genesi 20:3

Ma DIO venne da Abimelek in un sogno di notte, e gli disse: «Ecco, tu stai per morire, a motivo della donna che hai preso, perché ella è sposata».

Riveduta 2020:

Genesi 20:3

Ma Dio venne, di notte, in un sogno, ad Abimelec, e gli disse: “Ecco, tu sei morto, a causa della donna che ti sei presa, perché lei ha marito”.

La Parola è Vita:

Genesi 20:3

Non ci sono versetti che hanno questo riferimento.

La Parola è Vita
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Riveduta:

Genesi 20:3

Ma Dio venne, di notte, in un sogno, ad Abimelec, e gli disse: 'Ecco, tu sei morto, a motivo della donna che ti sei presa; perch'ella ha marito'.

Ricciotti:

Genesi 20:3

Ma Dio apparve di notte in sogno ad Abimelec, e gli disse: «Ecco, morrai, a causa della donna che hai presa; perchè ha marito».

Tintori:

Genesi 20:3

Ma Dio apparve una notte in sogno ad Abimelec, e gli disse: «Ecco, tu morrai a motivo della donna che tu hai rapita, perchè ha marito».

Martini:

Genesi 20:3

Ma Dio si fe' vedere di notte tempo in sogno ad Abimelech, e dissegli: Or tu morrai per ragion della donna, che hai rapita: perocché ella ha marito.

Diodati:

Genesi 20:3

Ma Iddio venne ad Abimelecco in sogno di notte, e gli disse: Ecco, tu sei morto, per cagion della donna che tu hai tolta, essendo ella maritata ad un marito.

Commentario abbreviato:

Genesi 20:3

Capitolo 20

La permanenza di Abraamo a Gerar, Sara è presa da Abimelec Gen 20:1-8

Il rimprovero di Abimelec ad Abraamo Gen 20:9-13

Abimelec ridà indietro Sara Gen 20:14-18

Versetti 1-8

Chi si comporta scorrettamente non prospera: mette egli stesso e gli altri in pericolo. Dio avvisò Abimelec del pericolo di peccare e del pericolo di morire a causa del peccato. Ogni peccatore ostinato è un morto ma Abimelec chiese pietà a causa dell'ignoranza. Se la nostra coscienza ci dice che possiamo essere stati indotti con l'inganno a un'insidia, non abbiamo peccato contro Dio volontariamente e questo sarà la nostra consolazione nel giorno del giudizio. Reca conforto a quelli che sono onesti sapere che Dio conosce la loro onestà e la riconoscerà. È una grande misericordia essere ostacolati nel commettere il peccato: di questo a Dio si deve la gloria. Ma se abbiamo, per ignoranza, fatto torto, non verremo scusati se di proposito persistiamo in esso. Chi fa un torto, chiunque egli sia, principe o campagnolo, avrà certamente ricambiato il torto che egli ha fatto, a meno che non si penta e, se possibile, faccia riparazione.

Riferimenti incrociati:

Genesi 20:3

Ge 28:12; 31:24; 37:5,9; 40:8; 41:1-36; Giob 4:12,13; 33:15; Mat 1:20; 2:12,13; 27:19
Ge 20:7; Sal 105:14; Ez 33:14,15; Gion 3:4

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